Perché rivolgersi a uno psicologo? Scegliere di ascoltare un proprio bisogno

Chi sei tu che nel buio della notte osi inciampare nei miei più profondi pensieri

(William Shakespeare)

Il paziente, il miglior collega

(Wilfred R. Bion)

Ognuno di noi cerca di affrontare da solo, o con le persone che gli sono vicine emotivamente, le situazioni di crisi personale.

Tuttavia ci sono momenti in cui possiamo sentire che le soluzioni e le strategie che mettiamo in atto sembrano non aiutarci e persino a volte allontanarci dalle mete che desidereremmo consapevolmente raggiungere.

Rivolgersi ad uno psicologo significa porsi il dubbio che le nostre strategie abbiano qualcosa che non ci porta nella direzione che vorremmo (con noi stessi, con il nostro partner, con i nostri figli, …). Paradossalmente lo psicologo non trova le soluzioni al posto nostro perché sarebbero soluzioni adatte a lui e non a noi.

Mette invece a nostra disposizione la sua preparazione e la sua formazione per permetterci di capire cosa ci impedisce di sentirci in sintonia con noi stessi, o con le persone più intime, cosa si oppone inconsapevolmente dentro di noi al raggiungimento di quello cui aspiriamo, che cosa ci mette in uno stato di conflitto interiore e perché.

Con i miei pazienti integro proficuamente il lavoro di psicoterapia psicodinamica con l’approccio EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) che permette di focalizzare la cura su tutti quegli aspetti traumatici (dove trauma è inteso in senso esteso) che bloccano la nostra vita, tenendoci ancorati troppo fortemente ad aspetti dolorosi del passato. Per un approfondimento su EMDR e trauma: Curare il trauma: la psicoterapia EMDR 

La psicoterapia è una cura che avviene attraverso la relazione tra lo psicoterapeuta e il paziente, basata fondamentalmente sulla parola: quindi le proprie reazioni emotive nell’incontro con il terapeuta cui ci si è rivolti sono importanti.

Se non possiamo parlare di fiducia (che si costruisce solo con il tempo) verso una persona che, per quanto professionalmente preparata, incontriamo per la prima volta, quantomeno possiamo immaginare che una sensazione di poterci intendere con il/la terapeuta da cui ci siamo recati sia un requisito di base per pensare di proseguire con lui/lei.

Ognuno di noi poi ha i propri parametri per scegliere, ma in generale potremmo dire che se sarebbe sicuramente fuorviante andare alla ricerca dell’intesa perfetta e fin da subito, neanche sarebbe utile a noi stessi andare da qualcuno con cui ci sentiamo eccessivamente a disagio. Un colloquio è pur sempre un incontro tra persone e non tutti gli incontri tra persone funzionano.

Di cosa personalmente mi occupo come psicologa psicoterapeuta

Lavoro utilizzando un’integrazione tra EMDR e psicoterapia psicodinamica (psicoanalitica), cioè secondo l’idea fondante che ci siano degli aspetti inconsci e delle reazioni più o meno automatiche che fanno parte di noi stessi che hanno un peso significativo sulla nostra vita: in particolare la comprensione di quegli aspetti (all’interno della globalità della nostra personalità, del nostro modo di essere e del nostro stile relazionale) costituisce, secondo il mio modo di lavorare, la via privilegiata per aiutarci ad affrontare e risolvere i nodi dolorosi della nostra vita, quello che ci fa soffrire a volte in modo poco comprensibile a noi stessi.

Le aree in cui sono esperta e di cui mi occupo come specialista sono: