Dynamical Neurofeedback: un training cerebrale per il benessere

Il Dynamical Neurofeedback ®

Cos’è?

Il Dynamical Neurofeedback ® (Neurofeedback Dinamico Non Lineare) è un metodo avanzato di training cerebrale, basato sulle caratteristiche di plasticità e sulle capacità di riorganizzazione del cervello stesso. Si tratta di un dispositivo per il benessere globale e per un arricchimento della persona. Come ci occupiamo di mantenere in forma il nostro corpo, facendo sport, andando in palestra, stando attenti alla nostra alimentazione, perché allora non fare qualcosa per allenare anche il cervello e per migliorare la qualità della nostra vita? Possiamo così raggiungere uno stato di maggiore benessere psicofisico. Ho scelto di utilizzare nella mia pratica professionale quotidiana questo metodo perché non è invasivo, è dolce, non direttivo e non ci sono controindicazioni. Può essere utilizzato in qualsiasi fascia di età e si basa sulle potenti capacità di adattamento al cambiamento e di resilienza del nostro Sistema Nervoso Centrale. Non è un trattamento, né un’apparecchiatura medica, quindi non richiede una diagnosi.
A differenza di altre forme di neurofeedback, il Dynamical Neurofeedback ® NeurOptimal ® non stimola specifiche frequenze d’onda cerebrali ma è un allenamento più globale, poggiando sugli enormi progressi delle neuroscienze, della tecnologia, dell’informatica, della matematica applicata e della neurofisiologia.

Come si svolge la sessione?

Il Dynamical Neurofeedback ® registra attraverso dei sensori, posizionati sul cuoio capelluto l’attività elettrica del cervello momento per momento, esaminandola 256 volte al secondo, mentre essa sta avvenendo. In tempo reale, tale attività viene analizzata dal software (secondo funzioni matematiche specifiche) e visualizzata su un monitor mentre dei feedback vengono inviati in forma sonora al nostro cervello.
La persona sta comodamente seduta/sdraiata con i sensori posizionati (due sul cuoio capelluto, uno a destra, uno a sinistra, e tre sulle orecchie, due su un lato, uno sull’altro lato) ed ascolta in cuffia una musica armonica che si interromperà frequentemente con sensazioni simili a un disco graffiato quando l’attività elettrica cerebrale della persona (la cui gamma di frequenze va da 0,1 Hz a 64 Hz) segnalerà un’instabilità emergente, una sorta di incoerenza di funzionamento per quel cervello specifico in quello specifico momento, ossia quando il cervello starà compiendo uno shift, cioè un cambio di direzione improvvisa. Ricevuto il feedback, sarà il cervello, a decidere se quel suo spostamento è funzionale o disfunzionale, ed effettuerà, nel caso, un’eventuale autocorrezione. Pensiamo alle bande sonore a bordo strada: se le ruote dell’automobile passano sulle bande, si avverte un rumore che avvisa il guidatore del cambio di direzione della vettura: sarà il conducente a valutare se quel segnale lo stia avvisando della necessità di riportare l’auto in carreggiata o se semplicemente questo avvenga perché l’autista ha deciso di dirigersi verso una piazzola di sosta, per esempio. L’interruzione della musica è quindi come la banda sonora che avvisa il cervello del cambiamento in atto: sarà il cervello a scegliere come utilizzare quell’informazione.

Non c’è un paragone con un cervello ideale, ma il cervello si confronta con se stesso momento per momento: il sistema fa da specchio al cervello attimo per attimo e il cervello così si riorienta e si riorganizza senza forzature, partendo dalle informazioni che riceve, ovvero dai feedback dati dall’interrompersi della musica, attivando le proprie capacità di autocorrezione e auto organizzazione. È il cervello quindi che decide quali correzioni sono più funzionali: ciò costituisce la potenza del Dynamical Neurofeedback ® e la sua sicurezza intrinseca perché il Sistema Nervoso Centrale appunto non è forzato ad andare in qualche direzione specifica.

Durante la sessione non è richiesto altro che stare in ascolto di se stessi, di quello che arriva internamente, senza dover fare sforzi consapevoli e senza dover indirizzare o controllare pensieri, emozioni, sensazioni, concentrazione; non è necessario fare nulla perché l’allenamento funzioni meglio, ci si può rilassare chiudendo gli occhi e ci si può anche addormentare perché l’attività cerebrale interessata dall’allenamento è sia quella cosciente/consapevole che quella incosciente/inconsapevole. Il cervello è riportato ogni volta al momento presente dal feedback dato dalla pausa nel fluire della musica: impara così a gestire l’imprevisto in modo man mano più rapido e flessibile, riuscendo ad abbandonare schemi routinari disfunzionali con effetti possibili anche su quei copioni che ripetutamente e in modo maladattivo mettiamo in atto. Il Dynamical Neurofeedback ® agisce dunque sulle rigidità di funzionamento, determinate dall’accumularsi nella nostra vita di traumi fisici e psichici, che rendono meno malleabile ed efficiente il nostro Sistema Nervoso Centrale.

Quali sono i possibili effetti del training?

Nella mia esperienza come neurotrainer, constato che le persone possono notare ad esempio che NeurOptimal ® può facilitare e contribuire a: una maggiore flessibilità e resilienza, una maggiore stabilità emotiva, una minore impulsività, una maggiore focalizzazione, un’accresciuta attenzione, una migliore gestione delle problematiche da affrontare nella vita quotidiana, un pensiero più calmo, un aumento della capacità decisionale, uno stile di vita più sano, una migliore gestione del sonno, un maggiore rilassamento psicofisico, migliori condizioni fisiche, diminuzione dello stress, migliori capacità di apprendimento, più fiducia in se stessi, migliori prestazioni professionali, di studio, sportive o artistiche anche in chi lo fa di professione, un aumento del livello di consapevolezza, un maggior benessere generale. Può aiutare inoltre a vivere differentemente diversi sintomi fisici legati a varie patologie più o meno croniche perché il cervello può arrivare a percepire i sintomi stessi con minore intensità, con durata ridotta e frequenza inferiore. Questo può valere anche per differenti sintomi psicologici. Nei bambini, oltre naturalmente agli aspetti appena citati, sostanzialmente constato una maturazione globale, una maggiore armonizzazione.

Quante sessioni?

Nessun cervello è uguale ad un altro, però un ciclo di 20, ma se possibile meglio 30, sessioni con un ritmo di una o due volte a settimana, costituisce un buon training di base per vedere le trasformazioni e renderle stabili. Il cliente valuta poi con il suo Neurotrainer gli effetti dell’allenamento, per stabilire un eventuale prolungamento o sessioni di mantenimento diradate nel tempo.

Il Dynamical Neurofeedback ® può essere quindi utilizzato come training in sé o anche essere efficacemente integrato in un percorso di psicoterapia. Nella mia pratica quotidiana, costruendo un progetto basato sui bisogni, le difficoltà e la domanda specifica della singola persona, si rivela utile a volte integrare psicoterapia e Neurofeedback, altre volte si può decidere di fare unicamente il Neurofeedback, specialmente quando la persona si rivolge a me per questo specifico aspetto, rimandando a momenti successivi l’eventualità di un percorso di psicoterapia, qualora se ne individui la necessità.

Per approfondimenti
www.neuroptimal.com
www.neurottimo.it